Nel 390 a.C. la Capitale brucia. I galli l’hanno messa a ferro e fuoco. Brenno e i suoi uomini sono ormai dentro la città. L’unico luogo non ancora distrutto è il Campidoglio, oggi sede del Comune di Roma. I galli sono pronti a sferrare l’attacco decisivo. Vogliono sorprendere nel sonno i soldati romani. Ma non andrà così. La storia tramandata ha il sapore della leggenda. Nel momento decisivo i romani si svegliano. A dare l’allarme è lo starnazzare delle oche del Campidoglio. Le oche sono sopravvissute alla fame dei romani perché sacre alla dea Giunone. I romani resistono all’attacco e respingono i galli. L’assedio durerà ancora sette mesi. La pace costerà il pagamento di mille libbre d’oro. Ma Roma è salva. Grazie alle oche.
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