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Statue prodigiose, artisti e fantasmi
Lungo questo percorso seguiremo le orme di Michelangelo, che giunse sul Colle Oppio in seguito al rinvenimento della magnifica scultura del Laocoonte. A Piazza Pasquino faremo la conoscenza di un’altra statua, questa volta celebre non per la sua bellezza ma per la sua voce, quella del popolo che si fa beffa dei potenti affidando al monumento versi al veleno. Versi di tutt’altro tipo saranno composti sul Gianicolo, che raggiungeremo, dai poeti dell’Accademia d’Arcadia, i quali si riuniscono nel Bosco Parrasio, non distante dalla quercia dove un secolo prima Torquato Tasso si fermava a riflettere negli ultimi giorni della sua vita.
Seguiremo poi i passi di due celebri frati. Il primo, Filippo Neri, ci porterà davanti alla Chiesoletta della Garbatella per conoscere la storia del celebre Giro delle Sette Chiese. L’altro, Giordano Bruno, ci condurrà a Campo de’ Fiori, la piazza in cui venne arso vivo dopo essere stato accusato di blasfemia e di coltivare arti magiche. Forse arti simili a quelle che si praticano quasi un secolo più tardi sull’Esquilino, luogo in cui si trova la Porta magica.
Gli spettri di tre donne, poi, ci guideranno in altrettante tappe: quello della cortigiana Imperia ci porterà nella chiesa di San Gregorio al Celio, dove la sua salma venne espulsa perché considerata indegna di riposare in un luogo sacro; quello di Beatrice Cenci sulla piazza di Castel Sant’Angelo, luogo della sua decapitazione; e infine quello di Donna Olimpia. Con lei ci inoltreremo dentro Villa Pamphilj, alla scoperta dell’Arco di Tiradiavoli.