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I luoghi della guerra e della lotta
Questo percorso si snoda tra i luoghi che hanno assistito alle privazioni delle libertà del ventennio fascista e alle atrocità dell’occupazione tedesca della città fino agli atti eroici della Resistenza.
Camminando su lungotevere Arnaldo da Brescia, torneremo nel punto in cui Giacomo Matteotti venne sequestrato (e poi ucciso) mentre si recava a Montecitorio e, fermandoci davanti all’ingresso dell’Hotel Villa Morgagni, ricorderemo il giorno dell’arresto di Antonio Gramsci da parte della polizia fascista.
Saremo poi sotto al balcone di Palazzo Venezia, dal quale Mussolini pronuncia il fatidico discorso con il quale l’Italia entrò in guerra. Una guerra che fece piovere bombe sulla città sventrando interi quartieri e portando distruzione anche in un luogo sacro e antico come la Basilica di San Lorenzo fuori le mura.
Andremo poi nei luoghi simbolo della resistenza, come Porta San Paolo, ultimo baluardo dei difensori di Roma prima dell’inizio dell’occupazione nazista della città. Un’occupazione che ci porterà a rivivere momenti tragici, come quelli dei rastrellamenti del Portico di Ottavia, cuore del ghetto ebraico romano, e del Quadraro, quartiere definito dai nazisti un “nido di vespe”.
Percorreremo strade macchiate di sangue come via Tasso, sede del carcere nazista teatro di indicibili torture che oggi ospita il Museo Storico della Liberazione, viale Giulio Cesare, dove Teresa Gullace venne uccisa senza pietà mentre cercava di parlare con il marito prigioniero, e via Rasella, luogo dell’attentato partigiano contro i militari nazisti.