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Voglia di rinascita, tra cinema e terrorismo
A Testaccio entreremo nel Rome War Cemetery, dove riposano i soldati del Commonwealth caduti durante le operazioni di liberazione della città, mentre la tappa di Cinecittà ci porterà nel magico mondo di quella che nel dopoguerra veniva chiamata la Hollywood sul Tevere.
Al Piper Club di via Tagliamento torneremo ai tempi della gioventù spensierata della beat generation, mentre a Valle Giulia ricorderemo le lotte di quella impegnata politicamente durante gli anni della contestazione studentesca.
La criminalità, comune o organizzata, fa da sfondo alla Roma degli anni Settanta, mietendo anche vittime illustri, come Pier Paolo Pasolini, visto per l’ultima volta a Roma al Biondo Tevere, una trattoria su via Ostiense, altra tappa di questo percorso. Nelle vicinanze faremo sosta a via Chiabrera, di fronte all’appartamento affittato dalla colonna romana delle Brigate Rosse in cui venne architettato il sequestro Moro. E andremo anche lì, a via Fani, dove il leader della Dc fu rapito e dove rimasero uccisi cinque agenti della sua scorta.
Violenza che pochi anni più tardi non risparmia nemmeno i luoghi sacri, come vedremo giungendo a Piazza San Pietro, teatro dell’attentato a papa Wojtyla del 1981, e alla Sinagoga di Roma, bersaglio di un vile atto terroristico solamente un anno più tardi.
Raggiungeremo anche la strada conosciuta soprattutto per uno dei più misteriosi “cold case” italiani, il delitto di via Poma, un caso ancora aperto.