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La Roma di Giulio Cesare e della sua amante Cleopatra
Questo percorso ci porta in alcuni dei luoghi più iconici del periodo repubblicano (509 a.C. – 27 a.C.). Dal Ponte Sublicio, dove l’eroe Orazio Coclite si sacrifica in nome della neonata res publica, al Tempio dei Dioscuri, eretto nel Foro per ringraziare le divinità intervenute al fianco di Roma per aver sconfitto i popoli latini ostili, sancendo il dominio della città su tutto il territorio circostante. Dominio che più tardi viene messo a dura prova dal saccheggio compiuto dai galli senoni, in seguito al quale Roma rinforza le antiche Mura Serviane, ancora visibili. Una città che si difende, dunque, ma che allo stesso tempo accoglie la cultura del mondo greco grazie a famiglie illuminate, come quella degli Scipioni, della quale visiteremo il monumento funerario.
Cammineremo poi nello stadio più grande mai costruito dall’uomo, il Circo Massimo, che assume la sua forma definitiva nel periodo in cui la città è guidata da uno dei suoi figli più celebri: Giulio Cesare. Seguendo le sue tracce raggiungeremo gli Orti di Cesare, nel parco di Villa Sciarra – luogo in cui il dictator ospita Cleopatra durante il suo soggiorno romano – e la Curia di Pompeo, a largo di Torre Argentina, teatro del suo assassinio.
Non poteva mancare una tappa sulla via Appia, dove svetta il Mausoleo di Cecilia Metella, mentre l’insolita tomba di Eurisace ci condurrà al cospetto di Porta Maggiore. Sull’Esquilino, invece, entreremo nell’Auditorium di Mecenate, protettore di artisti per antonomasia e braccio destro di Ottaviano, il primo imperatore di Roma.